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We are the Flood

Catalogo del progetto

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Di fronte a sempre più veloci cambiamenti eco-culturali, un museo delle scienze innesca un’alleanza con le discipline umanistiche e dà vita a una piattaforma creativa su crisi climatica, interazioni antropoceniche e transizione ecologica, che fa leva sul linguaggio universale dell’arte contemporanea per tradurre questioni complesse.

È quest’esperienza di contaminazione e multidisciplinarietà portata avanti dal MUSE – Museo delle Scienze di Trento al centro del libro. Al suo interno, una sezione teorica spiega le ragioni del museo e seguono le diverse tappe messe in pratica dal progetto nel suo primo anno di vita, raccontate dalle parole degli stessi protagonisti. Viene così svelato un metodo di formazione e trasformazione con l’intento di renderlo un modello che possa essere replicato e contribuire così a costruire futuri desiderabili. La piattaforma We Are the Flood | Noi siamo il diluvio è ideata e curata dall’artista Stefano Cagol.

Con saggi di: Michele Lanzinger, Massimo Bernardi, Alice Labor, Carlo Maiolini, Patrizia Famà, Stefano Cagol, Nezaket Ekici, Julie Reiss, Mary Mattingly et al…

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“Oltre a gesto attivista contro la crisi ecologica, una zuppa lanciata contro un vetro in un museo può essere considerata anche una performance artistica? E quale legame può (o deve?) esistere fra queste due forme di espressione in anni di forte ripensamento delle pratiche sociali alla luce della sostenibilità ambientale, sociale, economica? Queste riflessioni, nate dai recenti fatti di cronaca che hanno riguardato attivismi e musei, mi fanno pensare a una domanda ricorrente: un museo deve svolgere un ruolo attivo che si concretizza nel raccontare e interagire con la società contemporanea? E se la risposta è sì, come svolgere questo compito? E ancora: i musei possono essere i luoghi dove si affrontano (e si contribuisce a risolvere) i grandi problemi contemporanei e svolgere la funzione di laboratorio di sviluppo locale proprio per la loro capacità, o impegno, a connettere la dimensione locale con quella globale? In altri termini, i musei possono funzionare da luogo sentinella anticipando o per lo meno contribuendo a creare un’immagine di futuro desiderabile dal momento che, a ben pensarci, questo è il primo passo per poi poterlo realizzare? È di questo che dobbiamo discutere quando ci confrontiamo con l’attivismo climatico e le sue azioni all’interno dei musei.”Michele Lanzinger, direttore MUSE

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