Postnatural gardening
Al MUSE si esplorano nuove relazioni con il mondo vegetale
Al MUSE si esplorano nuove relazioni con il mondo vegetale
Dal 9 marzo al 28 aprile 2024
Inaugurazione allestimento: sabato 9 marzo alle 19
con lettura performativa “Metaphysics of mixture. Notes on postnatural gardening” e visita guidata a cura di Institute for Postnatural Studies di Madrid e MUSE
MUSE Agorà, Trento
Cosa possiamo apprendere dal mondo vegetale? Come possiamo ripensare il nostro rapporto con esso? Cosa si intende per “Postnatural gardening”? Dal 9 marzo al 28 aprile, al MUSE – Museo delle Scienze di Trento, un nuovo allestimento dello spazio Agorà invita a spostare i nostri sguardi antropocentrici su piante, funghi e licheni. Il programma, ideato in collaborazione con l’Institute for Postnatural Studies di Madrid, apre per la prima volta in un museo italiano nuove prospettive di indagine su botanica, crisi ecologica e cura interspecie.
L’allestimento, arricchito da proiezioni di video, immagini e campioni vegetali sarà anche teatro di un ciclo di appuntamenti tematici con film, performance, laboratori e tavole rotonde.
La storia umana è strettamente legata al mondo vegetale. Simboli di resistenza, di adattamento, di convivenza ma anche di sfruttamento e fragilità, piante, funghi e licheni fanno parte di un universo poco conosciuto alla maggior parte delle persone, eppure così profondamente interconnesso con la nostra vita. Il progetto “Postnatural gardening. Pratiche ecologiche per una cura interspecie”, concepito come nuova veste di MUSE Agorà, intende mettere in discussione il nostro tradizionale punto di vista attraverso un ribaltamento della prospettiva, verso una relazione più orizzontale ed una connessione più empatica con il mondo vegetale, che vada al di là delle tradizionali tassonomie e classificazioni.
L’invito di MUSE – Museo delle Scienze di Trento e dell’Institute for Postnatural Studies di Madrid è di esplorare nuove narrazioni, alla ricerca di pratiche ecologiche che aiutino a ripensare il nostro rapporto con alberi, i loro fiori e frutti, erbe, funghi e licheni.
Fulcro del progetto è l’idea di creare un giardino postnaturale, un luogo di coltivazione di una nuova alleanza tra le storie di vita umane e quelle botaniche, in cui mettere in discussione i valori su cui si basa la modernità e provare a ridefinire modi di stare al mondo attraverso una prospettiva decoloniale che decentralizza l’umano.