La scienza in ogni cassetto
Un’avventura a portata di mano
Un’avventura a portata di mano
15 aprile 2024
Un’avventura a portata di mano. “Il MUSEo nel cassetto” è l’attività per chi vuole lasciarsi guidare dalla curiosità. Ogni sabato, domenica e festivi, dalle 13.30 alle 14.30, al centro del Big Void le guide Enrico e Gianfranco, che a breve saranno affiancate da altre due persone con disabilità, dispongono in ordine su un carrellino diversi oggetti e reperti, pronte a rispondere a ogni domanda di visitatrici e visitatori. Qui, un grande totem indica il punto di ritrovo, “Il Tandem Point”.
“Tutti i reperti – spiega Gianfranco, che ha una predilezione per la geologia, la paleontologia e l’astronomia – si possono toccare. Abbiamo scelto questi oggetti insieme alle mediatrici e ai mediatori scientifici del museo: fossili vegetali, una riproduzione di un raptor, una pirite (un minerale, ndr), alcuni grandi insetti preistorici, anche una meteorite ferrosa. Ognuno di questi reperti racconta delle storie”.
Da ogni cassetto fuoriescono pillole di scienza.
Le domande più strane che vi fanno?
“Molte persone ci chiedono come mai alcuni dinosauri fossero ricoperti da piume. O come mai sulla meteorite che colpì la Terra circa 66 milioni di anni fa c’è un tuorlo d’uovo? La risposta è che si tratta in realtà di un magnete utile a indicare la componente ferrosa di quel frammento di corpo celeste“, ricorda Gianfranco.
Enrico, durante la sua attività, si concentra, invece sul rapporto tra essere umano e ambiente. Tra gli oggetti che mette in ordine sul carrellino ci sono rocce, minerali, (tra cui una pietra pomice, che è l’unica roccia galleggiante al mondo, e due pezzi di galena argentifera), o una serie di modellini in miniatura per raccontare il ciclo vitale della zanzara tigre e delle zanzare in generale.
“Con questi oggetti – spiega Enrico mentre indica alcune componenti di uno smartphone aperto ed appositamente smontato per guardarci dentro – possiamo raccontare quali sono i materiali che compongono i nostri cellulari, ma anche sensibilizzarci sull’utilizzo delle risorse naturali e sui comportamenti virtuosi, come il riciclo, che tutti noi possiamo attivare”. “Quest’altro, invece – aggiunge la guida mostrando una trappola per zanzare – fa luce sull’importanza della così detta Citizen Science, sui progetti di studio e monitoraggio che il museo porta avanti intorno a questi temi e sull’impegno da parte di tutta la cittadinanza per contrastare la diffusione di questi insetti”.
“Condividiamo semplicemente quello sappiamo, smentiamo errori o false credenze, ci sentiamo utili – raccontano le due guide –. Quello che più ci piace è l’interazione che ci crea con il pubblico”.
“L’esperienza di lavoro con “il Progetto Tandem – conclude Enrico – mi sta regalando tante soddisfazioni. Cosa desidero per il futuro? Che questo progetto virtuoso e innovativo nel suo genere da sperimentale diventi stabile e continuativo”.
Il progetto in Tandem comprende l’attività “Il MUSEo nel cassetto in Tandem” e la “Visita in Tandem – Gli animali del Big Void” che ha la particolarità di essere erogata da due guide museali (che noi al MUSE chiamiamo coach), in dialogo constante tra loro e il pubblico.
Articolo di
Tommaso GasperottiRelazioni istituzionali e ufficio stampa
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