Vai al contenuto

Le vere aiutanti di Babbo Natale

Slitta di Babbo Natale

23 dicembre 2024

La figura di Babbo Natale, omone dagli occhi dolci con la barba bianca e l’abito rosso, è conosciuta ormai in tutto il mondo. In gran parte dell’emisfero settentrionale, con sfumature differenti legate a diverse tradizioni è lui che porta i regali in giro per il mondo o – per meglio dire – le sue renne senza le quali farebbe ben poco.

Infatti, che viva in Alaska, al Polo Nord, in Finlandia o in qualsiasi altro freddissimo posto, fuori da casa ha sempre una slitta trainata dalle sue fedeli renne.

Chi non ha mai sentito parlare di Rudolph, la renna di Babbo Natale con il celebre naso rosso e luminoso? È lui, insieme alle storiche Dasher, Dancer, Prancer, Vixen, Comet, Cupid, Dunder e Blitzen (vi sfidiamo a ricordali tutti!) a volare nella notte più famosa e spesso attesa dell’anno.

Già, lui!

Perché le instancabili renne di Babbo Natale non possono che essere maschi, d’altra parte i nomi parlano chiaro. E se non fosse così? E se la renna più famosa che illumina la via fosse in realtà una femmina?

Continua…

Facciamo un passo indietro… Le renne sono dei cervidi (come i cervi e i caprioli) abituate a vivere nelle fredde regioni settentrionali del nostro pianeta. Perfettamente adattate al clima rigido, sono in grado di sopravvivere a temperature bassissime, scarsità di cibo (durante i mesi invernali si nutrono quasi esclusivamente di licheni) e intere settimane di totale assenza di luce.

Le renne si riconoscono per la folta pelliccia; i grandi zoccoli, perfetti per camminare sulla neve, scavare nel ghiaccio e non sprofondare; per i profondi occhi, in grado di adattarsi al cambio dell’intensità luminosità e per gli inconfondibili palchi che, a differenza delle vere e proprie corna, ogni anno vengono persi per poi ricrescere.

Nelle renne, contrariamente a quanto accade nei cervi e nei caprioli, i palchi sono presenti anche nelle femmine; nei maschi vengono usati nei combattimenti durante la stagione degli amori mentre nelle femmine servono per difendere le zone di alimentazione e potrebbero tornare utili per difendere i piccoli appena nati dall’attacco di affamati predatori.

La stagione degli amori va generalmente da settembre a novembre e i maschi più adulti, terminato il faticoso periodo di conquista delle femmine perdono i palchi. Va da sé, quindi, che gran parte dei maschi, all’inizio dell’inverno, non hanno più i palchi in testa. Le femmine, invece, tendono a mantenere i palchi fino a tarda primavera, periodo in cui partoriscono.

Tornando al nostro iniziale dilemma “Sono davvero tutti maschi le renne di Babbo Natale?” possiamo tranquillamente affermare che probabilmente no, anzi se il 25 dicembre sfoggiano i loro meravigliosi palchi, molto probabilmente saranno per la maggior parte femmine e per di più incinte.

Inoltre, terminato il periodo degli amori, i maschi hanno consumato gran parte delle energie in combattimenti, difesa del territorio e accoppiamenti.

Per loro è tempo di riposare e di riprendere peso; l’inverno è ancora lungo, forza ragazze!

Articolo di

Elisabetta Filosi
Ufficio programmi per il pubblico, MUSE
Mediazione culturale

Scopri le ultime novità

  • ✒️ Leggi gli articoli del blog
  • 📫 Iscriviti alla newsletter