Curarsi nel racconto
MUSE e Camparta si incontrano
MUSE e Camparta si incontrano
1 aprile 2025
Camparta è una comunità terapeutica che si trova a qualche curva da Trento, salendo verso le colline di Meano e proseguendo fino alla piccola frazione omonima.
Immersa nel verde dei boschi e dei prati, Camparta è molto più di una struttura residenziale: è una casa. Qui, donne con problemi di dipendenza da uso di sostanze e alcool, scelgono di dare una svolta alla propria vita.
Il tempo trascorso a Camparta ha come elemento centrale la cura di sé e della relazione con le altre ospiti e con figure professionali e volontarie che giorno e notte garantiscono un ambiente accogliente, attività a contatto con la natura e un percorso terapeutico personalizzato.
Continua…
In questo contesto, nel corso dell’anno 2024, il MUSE ha proposto un’esperienza che favorisse la relazione tra le ospiti, in un viaggio ideale dal mondo personale al mondo del museo.
El Mondo Nóf, che in dialetto trentino significa “il mondo nuovo”, è un gioco che, un tempo, bambine e bambini facevano per trasformare oggetti semplici e ordinari, in qualcosa di straordinario. Un tappo, un bottone o un fiore veniva messo sul fondo di una buchetta, sigillato con un pezzo vetro e ricoperto di terra. L’oggetto diventava così un “mondo nóf” in grado di ispirare, nel momento della sua scoperta, meraviglia e racconti fantastici.
Nella versione museale le buche sono state sostituite da scatole di legno, con un vetro a metà altezza e argilla espansa al posto della terra.
Il gioco si è svolto usando reperti del MUSE, oggetti personali ed elementi naturali trovati a Camparta e collegati ai temi trattati dal percorso espositivo del museo, che si sono rivelati una preziosa fonte di esperienza nella quale tutti i sensi sono stati sollecitati per stimolare curiosità e voglia di saperne di più.
Ciò che in questo gioco caratterizza e unisce idealmente gli oggetti è il loro potenziale narrativo che si esprime nel momento della scoperta e della presentazione alle altre persone che partecipano al gioco. Ecco, quindi, il cuore dell’attività: rispondere alle domande sull’oggetto e trovarsi a raccontare se stesse attraverso i propri ricordi e i propri desideri.
Durante il progetto le ospiti di Camparta hanno proposto di decorare una faccia di ogni scatola con un frammento di un quadro che si ricostruisce ogni volta che le scatole vengo sistemate come per formare una parete. L’immagine, realizzata a pirografo e colori acrilici, è un bellissimo pesco fiorito costellato di uccellini. L’opera è stata presentata al pubblico del MUSE il 3 dicembre 2024.
“Mi è piaciuto tantissimo portare i nostri lavori al museo e presentarli fieramente ad un pubblico. Il progetto è stato veramente bello, carico di significato e al tempo stesso leggero e coinvolgente. Mi ha dato un altro punto di vista del MUSE.” Racconta L.
“Abbiamo avuto la fortuna di lavorare a questo progetto con Romana e Paolo, due professionisti del loro settore senza ombra di dubbio, ma soprattutto due splendide persone, molto coinvolgenti, interessanti e sensibili a realtà che solitamente tendono a spaventare la gente, come l’alcolismo e la tossicodipendenza. Siamo liete e grate al Muse per averci ospitato e coinvolto nella giornata della disabilità.” Continua E.
“Ero già stata a visitare il MUSE alcuni anni fa ma grazie a Romana e Paolo l’ho riscoperto da una prospettiva nuova e sicuramente più interessante. È stato costruttivo lavorare a questo progetto con loro, e soprattutto essere trattate con gentilezza e comprensione, fattori che, considerando l’ambiente dal quale veniamo, non sono assolutamente scontati.” Conclude P.
El Mondo Nóf è un progetto che va ben oltre il gioco: è un ponte tra passato e presente, tra museo e comunità, tra storie individuali e storia collettiva. Un modo per riscoprire la bellezza del mondo, dentro e fuori di sé; un modo per entrare nel mondo del museo lasciando una traccia del proprio passaggio e arricchendolo di nuovi racconti.
Articolo di
Romana ScandolariUfficio programmi per il pubblico
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Katia FranzosoUfficio programmi per il pubblico
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Paolo DegiovanniUfficio programmi per il pubblico
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