Un breve cenno
La storia della nostra biblioteca è legata alle vicende del museo fin dal processo di strutturazione generale del museo avviato dal direttore di allora Giovanni Battista Trener. Una nota manoscritta a firma del direttore Trener sul frontespizio del I volume dell’inventario della biblioteca riporta:
Inizia così la funzione della biblioteca di supporto all’attività di ricerca e di divulgazione per appassionate/i di scienze naturali. Queste funzioni proseguono ancora oggi e comportano un costante incremento del patrimonio. Già nel 1930 i volumi posseduti erano circa 4.000 e molti periodici venivano acquisiti regolarmente grazie alla rete di scambi con altri istituti nazionali ed esteri. Alla fine della seconda guerra mondiale i volumi erano 13.300 e gli scambi di periodici erano aumentati di conseguenza.
L’evoluzione culturale della biblioteca ha seguito quella del museo. L’aumento del livello di istruzione della società nel corso del Novecento, ha contribuito ad un graduale aumento del patrimonio della biblioteca destinato alla divulgazione rispetto a quello per la ricerca, oltre che influenzato le tipologie di acquisizioni. Per queste ragioni e per soddisfare bisogni sociali più contingenti, la biblioteca possiede sia sezioni non più alimentate (sezioni di Agraria o di Bachicoltura) che nuove sezioni (sezione di Apicoltura, Miniere, sul Protezionismo, Antropocene).
- 1976 - Trasferimento del Museo a Palazzo Sardagna
- La biblioteca trova spazio al secondo piano, nella parte orientale dell'edificio. La ristrutturazione del 1989 permette di accorpare alla biblioteca la vecchia aula magna del Museo consentendo quello sviluppo di strutture e servizi resosi ancor più necessario dopo il collegamento al Catalogo Bibliografico Trentino.
- 1997 - Trasferimento in via Calepina 10
- A pochi passi dal museo, la biblioteca comprende: sala di lettura, sala riservata ai collaboratori del museo, aula pc e monitor con la possibilità di accedere a internet oltre che al Catalogo Bibliografico Trentino, magazzini sotterranei ma capienti e, essendo fronte strada, ha maggior visibilità per l'utenza.
- 2013 - Trasferimento al quartiere Le Albere
- La biblioteca torna all’interno del museo nelle sale al primo piano affacciate sulla hall centrale, coniugando così le funzioni istituzionali con quelle di divulgazione scientifica per chi visita il museo.