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A scuola di licantropi

Nuovi scenari di coesistenza interspecie

SCUOLA DIPLOMAZIE_STILL_28-1-23_courtesy Mali Weil_foto Roberta Segata

7 marzo 2023

L’originale progetto del collettivo artistico Mali Weil invita a un ri-posizionamento dell’umano, dell’anthropos, come parte di un più ampio quadro relazionale. La Scuola di Diplomazie Interspecie e Studi Licantropici, di cui il MUSE è partner scientifico, apre nuovi scenari di coesistenza. Il prossimo appuntamento è in primavera con la proiezione del film “Forest” a Centrale Fies (Dro, TN). Maggior info: https://www.centralefies.it/#

Abbiamo chiesto a Lorenzo Facchinelli di Mali Weil di cosa si tratta esattamente.

Come si diventa licantropi?

«Vi sono molti modi per diventare licantropi a seconda delle culture e dei luoghi che si interrogano. Se ci rifacciamo alle nostre origini latine, il lupus hominarius, l’Uomo-lupo è detto versipelle, colui che è capace di rovesciare la propria pelle, rivelando la pelliccia animale. Quindi un modo per diventare licantropi, per Mali Weil, è apprendere a rovesciare la propria natura umana per avvicinarsi a quella degli Altri dall’umano».

Che posto ha oggi l’essere umano nel mondo? E come si interfaccia con le altre specie?

«Ad oggi siamo ancora prigionieri della rivoluzione neolitica, che vede l’essere umano in posizione apicale e tutti gli Altri come risorse a disposizione, continuamente sostituibili, liberamente appropriabili. In questa narrazione le relazioni possibili sono di guerra o di diritto, ma tutti gli Altri viventi, non potendo accedere attraverso la parola al piano del diritto, rimangono confinati su quello del conflitto. Stiamo però assistendo a un lento ma effettivo slittamento di narrazioni e immaginari: nella cosmologia delle diplomazie interspecie l’essere umano rinuncia alla sua posizione di “predatore che non è mai preda”, di “divoratore che non può mai essere divorato”. Lo spazio che si libera da questa rinuncia, viene invece occupato da un’assemblea di Altri, una comunità planetaria di cui anche gli umani sono ovviamente parte, ma le cui istanze non possono essere ulteriormente differite, pena la comune sopravvivenza».

Cosa si insegna in questa Scuola?

«La Scuola offre un curriculum molto ampio di pratiche e saperi incentrati sulla possibilità di creare relazioni di coabitazione collaborativa con gli altri dall’umano. L’etimologia della parola Diplomatico (dal greco Diploma: piegato in due, come piegata in due era la lettera di incarico che i diplomatici recavano con sé) ci offre un’importante indicazione metodologica: la posizione della diplomazia è -etimologicamente- quella di chi si piega. Siamo noi, sono i nostri corpi di animali umani e le nostre menti che si devono piegare, non quelle altrui. I saperi che ci guidano in questa faticosa metamorfosi vanno da “Teoria e Critica delle diplomazie interspecie” a “Elementi di terolinguistica” fino ad un corso di “Storia e ontologia delle alleanze”, passando per una serie di “Seminari di divorazione”, di “Diritto transpecifico comparato” e di “Cerimonialità e ritualità delle negoziazioni”».

Di Mali Weil

La scuola è organizzata in collaborazione con Centrale Fies e MUSE e con il sostegno di Provincia Autonoma di Trento e Fondazione Caritro. Fa parte del progetto The Mountain of Advanced Dreams realizzato grazie al sostegno dell’Italian Council X, programma di promozione internazionale dell’arte italiana della Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura.

Tommaso Gasperotti
Relazioni istituzionali e ufficio stampa
Ufficio stampa