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A ogni strega il suo animale

L’allegra combriccola degli animali di Halloween

Topolino al MUSE

10 ottobre 2024

Immagina la strada buia di un borgo medievale ai margini del bosco; in lontananza, il richiamo inquietante dell’allocco e un gatto nero che, spuntando all’improvviso sulla strada, fa imbizzarrire i cavalli che trainano un carretto. Svolazzante, attorno alla luce fioca di una fiammella, un pipistrello va alla ricerca delle sue prede. È subito Halloween, è subito superstizione…

Continua…

Nelle favole e nelle leggende, ogni strega che si rispetti deve avere in casa un ragno con la sua ragnatela, un gatto nero, un corvo, un gufo. Non può inoltre mancare tra i suoi coinquilini un bel ratto dalla lunga coda glabra. Streghe amanti degli animali? Non proprio!

La tradizione vuole che le streghe fossero sempre accompagnate da spiriti oscuri, fedeli consiglieri di malauguri che, per passare inosservati, prendevano le sembianze degli animali. Con l’avvicinarsi di Halloween, l’allegra combriccola di animali “malvagi” torna a popolare vetrine e decorazioni dedicate a questa festività che si tiene il 31 ottobre e – proveniente dai paesi anglosassoni – negli ultimi anni si è diffusa anche in molti altri paesi, compresa l’Italia.

Ma perché proprio loro? Alla base di molte incertezze e paure c’è, da sempre, il tema dell’oscurità; la paura del buio ci accompagna fin da piccoli e l’assenza di luce ci riporta a quella natura selvaggia e imprevedibile che ormai abbiamo dimenticato. Ecco, quindi, che gli animali notturni come gufi, civette e allocchi rimandano a timori e incertezze primordiali legate al mistero della notte.

Il nome scientifico dell’allocco, ad esempio, è Strix aluco da “strige”, un uccellaccio che per gli antichi romani era di cattivo auspicio e si nutriva di sangue e carne umana. Non è strano che proprio da qui sia derivato il termine strega. Il suo verso inconfondibile è stato spesso definito spettrale e inquietante, presagio di sventura.

In verità l’allocco, oltre ad essere un animale del tutto innocuo, timoroso e schivo, è un abile predatore e tiene sotto controllo i roditori di cui si nutre.

Tra gli animali che, tradizione vuole, portano con sé sfortuna c’è anche il gatto nero.

Durante il Medioevo, quando aumentò il timore per la stregoneria, prese piede anche l’idea che l’ignaro micio fosse complice di presenze diaboliche. Spesso veniva ritenuto esso stesso una strega o una spia mandata dai demoni per corrompere i comuni mortali.

Nella realtà, è probabile che i gatti neri, che non si vedevano bene nel buio delle strade poco illuminate, comparissero all’ultimo momento spaventando i passanti e facendo imbizzarrire i cavalli.

Tra gli animali maggiormente legati al concetto di oscurità e al timore che una forma di vita possa rappresentarla, vi sono i pipistrelli. Colpiti da leggende e false credenze, in quanto in grado di incarnare le paure umane più profonde, sono oggi vulnerabili a causa della diminuzione degli spazi idonei alla loro sopravvivenza. È importante però ricordare che i nostri pipistrelli non sono vampiri, non ci succhieranno mai il sangue e anzi, sono utili perché alimentandosi di insetti ci liberano di un gran numero di zanzare (fino a 2000 in un giorno).

Da sempre, la nostra specie ha convissuto con gli animali selvatici, come ad esempio i ratti che vivono a stretto contatto con noi da quando abbiamo iniziato a fare scorte di cibo.

I ragni trovano riparo nelle nostre abitazioni (leggi qui l’articolo sui più frequenti e conosciuti) e i gatti sono nostri commensali da migliaia di anni. Forse è per questo che abbiamo iniziato a umanizzarli e ad attribuire loro aspetti e caratteri tipicamente umani, compresi quelli più oscuri e subdoli tipici della nostra specie.

Halloween al MUSE

Per imparare a conoscerli e a rispettarli – aspetto fondamentale per non cadere nei tranelli delle leggende popolari – in occasione di Halloween, giovedì 31 ottobre dalle 14 alle 18, al MUSE si terrà lo speciale programma “Una visita da paura al MUSE”. Tra le proposte, il corner scientifico “Animali della notte” consentirà di scoprire insolite curiosità sugli animali notturni come allocchi, volpi e pipistrelli e come si adattano alla vita notturna.

  • Scopri il programma per il 31 ottobre 2024

Gli animali della notte saranno al centro delle attività anche della Nanna al MUSE del 25 ottobre 2024

  • Scopri la Nanna al MUSE

Articolo di

Elisabetta Filosi
Ufficio programmi per il pubblico, MUSE
Mediazione culturale

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