Viaggio nella natura che cura
Christian Fogarolli e Paola Anziché raccontano le loro opere, esposte nella mostra The Mountain Touch
Christian Fogarolli e Paola Anziché raccontano le loro opere, esposte nella mostra The Mountain Touch
15 ottobre 2024
L’associazione tra buona salute e connessione con la natura è profondamente radicata nella nostra storia biologica e culturale. Per secoli le persone hanno sentito il bisogno di entrare in comunione con il mondo naturale a beneficio della propria emotività, del proprio sistema nervoso e della propria psiche e la scienza contemporanea sta giungendo alle stesse conclusioni. È ciò che emerge da una serie di evidenze presentate nella mostra The Mountain Touch (al MUSE fino al 17 novembre 2024). A cura di Andrea Lerda, da un progetto del Museo Nazionale della Montagna.
Crisi climatica, pandemia, perdita di biodiversità e progressivo degrado degli ambienti naturali, l’esposizione prova a offrire una panoramica dei principali temi di ricerca oggi in corso e apre a una serie di interrogativi. Ad esempio, quale impatto potrà avere la devastazione ambientale in corso sulla nostra salute oppure come ricorrere all’ecoterapia per far fronte all’ecoalienazione.
Dopo Michael Fliri e Marzia Migliora (qui l’articolo), si raccontano davanti alla nostra videocamera gli artisti Christian Fogarolli e Paola Anziché che ci parlano della loro esperienza dello “stare” in montagna e di quella dello “stare” in natura, come fonte di cura.
Continua…
La fitoterapia è antica quanto l’homo sapiens e gli altri esseri viventi. Da sempre, i rimedi naturali vengono utilizzati in campo medico e farmacologico con successo curativo per patologie fisiche e mentali. In particolare, si tratta di erbe officinali. Ma il benessere fisico e psichico degli esseri umani viene favorito anche dall’immersione in ambienti naturali come aree verdi, boschi e foreste.
L’artista trentino Christian Fogarolli ha tradotto in sculture questa realtà terapeutica propria della vegetazione di montagna, selezionando per le sue opere prodotti naturali dotati di specifici principi attivi per determinate parti e funzioni fisiologiche del corpo umano.
L’installazione PillPlant di Fogarolli è composta da 8-10 sculture in vetro soffiato di organi e parti del corpo al cui interno sono state inserite alcune piante medicinali dell’ambiente montano sotto forma di liquidi, semi ed estratti di piante che sono appropriate per la cura di patologie umane.
L’artista la descrive così:
La scultura morbida e tattile, realizzata tramite l’intreccio di fibre naturali, dell’artista milanese Paola Anziché, La terra suona, ci invita ad adagiarci sul tappeto di juta, la cui texture riprende le forme esagonali delle celle di un alveare per vivere un’esperienza multisensoriale e terapeutica.
Multisensoriale perché la scultura sembra muoversi con una coreografia dal profumo intenso dato dalla cera d’api usata nella realizzazione della tela. Un’intuizione artistica che ha basi scientifiche perché, come affermano Francesco Meneguzzo e Federica Zabini (Istituto per la Bioeconomia, CNR), “l’ambiente sonoro della foresta consta dei suoni prodotti dalla fauna, in particolare volatile, tra cui le api”.
Poi l’esperienza è definita “terapeutica” perché, come alcuni esperti e alcune esperte sostengono, le particolari frequenze tra 400 e 500 Hz del ronzio delle api favoriscono uno speciale rilassamento psicofisico. Insomma, si ipotizza che l’uomo sia in grado di riconoscere le frequenze dei suoni naturali e forestali come sinfonie rilassanti.
Qui l’intervista all’artista:
Adele GerardiUfficio Comunicazione MUSE
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