Volti del volontariato
Le esperienze di Carla e Giovanni Paolo al MUSE
Le esperienze di Carla e Giovanni Paolo al MUSE
11 settembre 2024
Hai mai pensato a chi, oltre al personale del museo, contribuisce a rendere speciale il MUSE?
Dietro le quinte del museo esiste un mondo fatto di passione e dedizione, con 140 volontarie e volontari che prestano servizio per contribuire a rendere unica l’esperienza delle visitatrici e dei visitatori. Le proposte di volontariato al MUSE vanno dal supporto in eventi e attività per il pubblico all’impegno nell’ambito della ricerca in base alla disponibilità e all’interesse delle persone che si avvicinano al museo per dare il proprio contributo.
Nell’anno in cui Trento è la Capitale europea del Volontariato 2024 abbiamo incontrato Carla e Giovanni Paolo, una volontaria e un volontario del MUSE, per scoprire le loro storie e qualche curiosità sulle loro esperienze in museo.
Continua…
Da quanto tempo fai volontariato in museo?
Carla: Da quando è nato il MUSE nel 2013, quindi da più di 10 anni.
Giovanni Paolo: Non ricordo esattamente, ma sicuramente da più di cinque anni.
Come hai scoperto della possibilità di fare volontariato al MUSE?
Carla: È stata una mia amica che faceva già parte del gruppo delle/i volontarie/i e a parlarmene e visto che dalla vita c’è sempre da imparare ho deciso di mettere a disposizione il mio tempo libero.
Giovanni Paolo: Il mio arrivo al MUSE è stato un po’ strano… qualche anno fa ho partecipato come volontario a un festival che era stato organizzato in collaborazione con il MUSE. Dopo quell’evento ho ricevuto l’invito a una cena organizzata per le/i volontarie/i del museo e mi sono presentato. Poi, durante la cena, qualcuno dello staff mi ha chiesto chi fossi e ho capito che forse avevo ricevuto l’invito per sbaglio. Alla fine, già che c’ero, ho deciso di compilare la richiesta per essere volontario ed eccomi qua.
Di cosa ti sei occupata/o durante il tuo periodo di volontariato al MUSE?
Carla: Ogni mese le/i volontarie/i ricevono la lista delle attività in cui possono segnarsi e negli anni ho fatto un po’ di tutto. In particolare, le attività a cui ho partecipato di più sono i laboratori per le/i bambine/i e la Nanna al MUSE. Durante questi eventi ho supportato il personale nella gestione delle attività e nell’allestimento dei materiali.
Giovanni Paolo: Ho partecipato soprattutto alle Nanne al MUSE, agli eventi serali organizzati in museo e alle conferenze che più mi interessavano. In queste occasioni ho aiutato il personale del museo nella preparazione dei materiali, nella gestione degli ingressi e nell’accredito delle/degli ospiti.
Cosa ti ha spinto a diventare volontaria/o e cosa ti spinge ancora oggi a farlo?
Carla: Inizialmente è stata una sfida con me stessa per vedere se fossi riuscita a capire le materie che vengono approfondite al MUSE. Mi hanno sempre affascinato l’astronomia, la fisica e in generale saperne di più delle discipline che non conosco. Oggi invece continuo a fare la volontaria per dare il mio tempo agli altri e aiutarli.
Giovanni Paolo: Sono arrivato al MUSE un po’ per caso, ma continuo a fare volontariato qui perché è bello incontrare nuove persone, poter essere d’aiuto e avere molte attività diverse tra loro da poter scegliere. A volte ti basta anche solo un sorriso e un grazie per farti venire la voglia di continuare.
Quali attività sono state le tue preferite? Di quale evento hai il ricordo migliore?
Carla: Ricordo quando nel 2018 Francesco Barberini – divulgatore scientifico, classe 2007 – ha tenuto una conferenza in museo: sono rimasta incantata dalla sua passione e conoscenza. È stata davvero un’esperienza emozionante vedere una persona così giovane sapersi destreggiare tra una platea di persone adulte.
Giovanni Paolo: Le mie attività preferite sono state le Nanne al MUSE, ma ho un bel ricordo anche dell’evento organizzato per festeggiare i 10 anni del museo in cui le/i volontarie/i hanno supportato lo staff che ha organizzato la serata: c’erano più di 10 mila persone.
Articolo di
Giovanni StefaniServizio civile
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