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I podcast per dirlo

Sul sito del MUSE la serie Pandora Reloaded

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La chiosa al titolo del famoso libro di Marie Cardinal, Le parole per dirlo (1975), è per dire che oggi per raccontare, o raccontarsi, non ricorriamo più soltanto alle parole scritte, ma anche a contenuti digitali audio di podcasting, letteralmente Personal Option Digital Casting, in breve Podcast.

Questa tipologia di broadcast nasce negli anni ‘90 e oggi è diventata un fenomeno di massa che attrae sempre più audience. Parte in questi giorni, già accessibile sul sito del MUSE, e ascoltabile il martedì e il giovedì alle 13.50 su Radio NBC, la serie di podcast Pandora Reloaded, ideata per raccontare le tante sorprese che il museo delle scienze di Trento offre a visitatrici e visitatori.

La serie si ispira al mito di Pandora e al suo in/fausto vaso, perché ogni podcast è un contenitore da scoperchiare per conoscere curiosità e meraviglie nascoste o non subito evidenti che si possono scoprire nel museo. Si ascolteranno, tra conoscenza e stupore, narrazioni e spiegazioni scientifiche e tecniche di ciò che viene conservato, utilizzato o semplicemente esposto nel museo, anche per rendere più attraente una futura visita.

A parlare dei tanti oggetti e delle tante installazioni interattive sono le ricercatrici e i ricercatori che lavorano al Muse, che come delle guide permettono di approfondire le implicazioni della scienza nel vivere quotidiano. I dieci temi proposti corrispondono a dieci episodi, omaggio ai dieci anni che il Muse compirà il 22 luglio prossimo. In ogni episodio la voce narrante accompagnerà alla scoperta di gallerie, oggetti, reperti, ma anche di esservi viventi, animali e piante, dando voce di volta in volta all’esperto competente.

Abbiamo fatto il possibile per non far uscire la noia dal vaso di Pandora, quindi nessuna preoccupazione: l’ascolto dei podcast sarà come un breve viaggio tra lo spazio e il tempo che da concedervi ovunque siate.

Vale la pena, qui, ricordare che Il termine podcast è stato introdotto per la prima volta nel 2004 dal giornalista britannico Ben Hammersley in un articolo pubblicato dal The Guardian dall’emblematico titolo “Audible revolution”.

 

Adele Gerardi