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Life Beyond Plastic

Sviluppo sostenibile, creatività e partecipazione per un pianeta oltre la plastica

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Il progetto Life Beyond Plastic, in linea con l’Obiettivo 14 dell’Agenda 2030La vita sott’acqua”, nasce per coinvolgere e sensibilizzare la cittadinanza in merito al problema dell’inquinamento da plastica.

L’opera di Valentina Furian, Nautilus, si ispira ai racconti di Jules Verne e al cinema di Méliès e solleva un’urgenza planetaria: un mondo subacqueo, realizzato grazie alla plastica riciclata raccolta dai bambini delle scuole trentine, in cui l’organismo vivente si trova a convivere con materia plastica inorganica. Come racconta l’artista, “l’oceano con la sua acqua salata è un luogo ancestrale, il luogo dove la vita ha preso inizio. Ma su di esso incombe la rete dove galleggiano brandelli di plastica. (…) Il Nautilus è pensato come un viaggio nei fondali marini del 2050”.

Il progetto è promosso dall’Istituto Oikos – un’organizzazione non-profit impegnata nella tutela della biodiversità e per la diffusione di modelli di vita più sostenibili – e cofinanziato dall’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (AICS) in collaborazione con Novamont e Levico Acque.

Il progetto è accompagnato dal catalogo Beyond the Plastic. Arte ricerca e creatività per una vita oltre la plastica.

  • Visita il sito del progetto Life Beyond Plastic

A collection for Beyond the plastic

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Palazzo delle Albere, nella sua nuova declinazione di polo dedicato a “Science and Humanities“, ospita 11 arazzi realizzati dal maestro tessitore Giovanni Bonotto a partire da altrettanti progetti di artisti del panorama contemporaneo con un innovativo filato hi-tech composto prevalentemente da plastica riciclata dalle bottigliette raccolte in mare. A partire da straordinari filati ottenuti dalla lavorazione della plastica riciclata vengono realizzati grandi arazzi in cui la progettualità artistica e la cura del pianeta si fondono.

A collection for Beyond the plastic è a cura di Chiara Casarin in collaborazione con Giovanni Bonotto.

Artisti partecipanti: Giuseppe Abate, Thomas Braida, Nebojša Despotović, Manuel Felisi, Alberto La Tassa, Elena Mazzi, Ruben Montini, Giovanni Ozzola, Fabio Roncato, Giuseppe Stampone.

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We Planet – Cento Globi per un futuro sostenibile

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Una selezione di globi artistici di alto livello, dotati di realtà aumentata per comunicare al pubblico attraverso l’innovazione. Cinque globi in esposizione, il primo dal titolo “Vedila… come vuoi”, dell’artista Marco Scali, e il secondo dal titolo ‘Deserti sommersi’ firmato dall’artista Giovanna Lysy, ciascuno interpretando il tema della sostenibilità ambientale con personali, empatiche e visionarie letture. In open air il globo dal titolo ‘Legame’ a cura dell’artista Alessia Lattanzio e ‘In-seme’ dell’artista Momi, che attesta l’impegno per l’ambiente grazie a una produzione nel rispetto della natura. Al primo piano del Palazzo delle Albere sarà possibile conoscere l’intero viaggio dei globi, trovando esposto il ‘globo grezzo’, non ancora decorato: come una tela sferica si trasformerà grazie alla visione artistica e all’adozione di un nuovo mecenate.