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Biodiversità degli ecosistemi agro-silvo-pastorali in un paesaggio che cambia

Ambito Biologia della Conservazione

Un articolato programma di ricerche finalizzato ad un’integrazione equilibrata tra attività umane e conservazione delle specie legate ai paesaggi agricoli e forestali della Provincia.

Abstract

Tramite l’utilizzo di bioindicatori appartenenti a diversi gruppi di specie (uccelli ed erpetofauna in particolare) le nostre ricerche ci consentono di ottenere preziose informazioni per comprendere gli effetti dei cambiamenti del paesaggio sulle comunità biologiche e di sviluppare con i diversi portatori di interesse azioni di conservazione condivise ed efficaci.

Approfondimento

In Europa, circa il 50% delle specie terrestri sopravvive in aree dedicate all’agricoltura. Negli ultimi decenni, tuttavia, l’intensificazione delle pratiche agricole e l’abbandono delle aree marginali stanno minacciando seriamente gli equilibri che governano questi ecosistemi frutto dell’interazione tra uomo e natura. Ricadono in questo settore i censimenti delle comunità di uccelli nidificanti (progetto MITO 2000 per il calcolo del Farmland e Woodland Bird Index) condotti mediante transetti e punti d’ascolto e quelli dedicati alle specie minacciate ed indicatrici; le collaborazioni avviate con il Servizio Agricoltura della PAT per la revisione del Piano di Sviluppo Rurale, con il Servizio Foreste e con le diverse realtà agricole della provincia (APOT, Biodistretto di Trento) per lo sviluppo di metodi di produzione più sostenibili e rispettosi della biodiversità.

I dati raccolti sono inoltre funzionali ad una migliore comprensione dei rapporti che esistono tra paesaggio e biodiversità, delle dinamiche di cambiamento in atto, del ruolo degli ambienti naturali e semi-naturali residui e degli effetti delle singole scelte agronomiche sulla conservazione della biodiversità.

Buone pratiche per favorire la biodiversità e adattarsi ai cambiamenti climatici