Generazione Antropocene | Generare l'Antropocene
Massiel Leza
Massiel Leza
L’opera consiste in un’installazione nella quale una vetrina contiene dentro sé delle foglie su la cui superficie è stata sviluppata la data dell’anno 2050 attraverso la fotosintesi, queste foglie rappresentano la natura e la biodiversità. La data incisa richiama l’inizio della fine: il 2050 è l’anno in cui la terra avrà superato di 3 gradi la temperatura attuale, di conseguenza collasseranno gran parte degli ecosistemi. Ad accompagnare l’installazione sarà un suono a tic toc dell’orologio, che attraverso il rievocare del tempo ci farà presente che ne abbiamo ben poco per il cambio. La parola che dobbiamo avere presente è URGENZA; la sfida che abbiamo è quella del cambiamento e soprattutto di farlo in pochissimo tempo. Una luce di colore rosso, come quella che viene usata nella camera oscura quando si sviluppano fotografie analogiche, illumina le foglie per evitare che loro continuino a svilupparsi grazie alla luce bianca, ma anche perché la luce rossa richiama il significato del pericolo, dell’emergenza. Quest’opera può essere posizionata sia all’interno che all’esterno e se accompagnata da altre luci rosse di altre zone del museo che ad un certo orario si accendono il tutto sarà molto più efficiente come promemoria ad un pubblico che ignora l’urgenza con cui dobbiamo agire al cambiamento climatico.
Massiel Leza (Madrid 1990) dopo i primi anni di vita in Spagna, torna al paese d’origine di sua madre e cresce circondata dal realismo magico in Colombia; disegna da quando ha memoria; dipinge e scrive poesie dai 12 anni; fiorisce facendo dell’arte un elemento primordiale della sua vita. In un paese del terzo mondo dove il lavoro è più importante che felicità, decide di studiare giurisprudenza e dopo essersi laureata all’Università̀ Militare lavora come avocato, ma qualcosa le manca e decide di iniziare gli studi d’arte in maniera seria. Dopo 5 anni di studio si Laurea in Fotografia, Pittura e Arti Visive presso la Facoltà̀ di Belle Arti dell’università̀ Distrital Francisco José de Caldas di Bogotá́-Colombia. Onorando rigorosamente la sua idea di felicità successivamente studia un anno al DAMS dell’università̀ di Bologna attraverso il programma Erasmus. Di seguito all’innamoramento con l’Italia frequenta il Biennio Specialistico in Arti Visive presso l’Accademia di Belle Arti di Bologna e a fine corso realizza un Erasmus durante il quale frequenta il Master di Studi di Genere presso l’università̀ Politecnica di Valencia, in Spagna. Attualmente vive e lavora a Bologna.