Wild City. Storie di natura urbana
Dal 1 aprile al 5 novembre 2023
Dal 1 aprile al 5 novembre 2023
Da sempre le città sono abitate da molti altri organismi oltre agli esseri umani. Cosa li ha spinti a entrare nella “tana” collettiva di Homo sapiens e come sta evolvendo in tempi recenti il nostro rapporto con questi coabitanti?
Dal falco pellegrino, che dalle pareti rocciose si è spostato sui cornicioni dei grattacieli per nidificare e cacciare i piccioni cittadini, al geco comune, che dal bacino del Mediterraneo è divenuto ormai una presenza fissa anche nelle città alpine come Trento. Dalle cornacchie nere orientali, che in Giappone hanno imparato a utilizzare le macchine come comodi schiaccianoci (e lo fanno sulle strisce, per evitare di venire investite), al lori lento, primate che a Giava (Indonesia) sta rischiando di scomparire a causa dell’espansione delle megalopoli. Sono solo alcune delle storie di natura in città che, a partire dal 1 aprile 2023, saranno raccontate all’interno della mostra “Wild City. Storie di natura urbana”, ideata dal MUSE – Museo delle Scienze di Trento e realizzata con il sostegno di Itas Mutua, Montura e Ricola. Il percorso espositivo – arricchito da video, exhibit interattivi, reperti e fotografie – indaga il rapporto non sempre facile, a volte conflittuale, altre votato alla coesistenza, tra esseri umani e specie animali e vegetali in un mondo sempre più urbanizzato.
Ci viviamo da un tempo lunghissimo, ma noi Sapiens di rado ci rendiamo conto che la città è popolata da molti altri esseri viventi che, con strategie e soluzioni adattative spesso sorprendenti, sono riusciti ad insediarsi in questo ambiente di origine antropica.
La mostra “Wild City. Storie di natura urbana”, al MUSE di Trento dal 1 aprile al 5 novembre 2023, affronta quattro temi fondamentali per comprendere l’ecosistema urbano: le minacce e gli ostacoli che la città pone agli esseri viventi non umani; le opportunità che la città offre; l’ambiente cittadino come fattore che ne condiziona l’evoluzione; le interazioni positive, conflittuali o di neutrale coesistenza tra l’essere umano e le altre specie in contesto urbano.
Una mostra che porta con sé una grande domanda: come potranno essere le città del futuro?